Transizioni
DOI:
https://doi.org/10.7347/IAT-IV-01-18_15Parole chiave:
Becoming, opposition , overmodernity , social withdrawal , new humanismAbstract
La stagione della storia che stiamo attraversando sembra un tempo di transizione, una fase intermedia, fase di trasformazione che da una condizione di relativa instabilità tende a trovare un nuovo equilibrio. Iniziato, questo processo evolutivo, alla fine del secondo conflitto mon‐diale, la nuova condizione di stabilità non sembra ancora raggiunta. Eraclito affermava che lo stesso vivere è un continuo mutare da una condizione all’altra:” Pànta Rhei”, il principio uni‐tario che accomuna tutte le cose del mondo è il divenire, ovvero ogni cosa che si contrappone alle altre ha in comune con le altre un determinato aspetto, l’opposizione: “La strada in salita e in discesa è una sola, e la medesima“. Dove porterà questa medesima strada? Dopo l’illu‐sione di un nuovo illuminismo che sarebbe nato dal rifiuto della tradizione, dalla condivisione dei saperi, dall’enfasi data alla tolleranza e alla libertà, ora sembra che stia nascendo il bisogno di un nuovo umanesimo.