Ecofemminismo e marginalità creativa: una geometria alternativa dell’educazione
DOI:
https://doi.org/10.7346/-we-III-05-25_09Parole chiave:
Ecofemminismo, dualismo, marginalità, compassione, resilienza.Abstract
La concezione dell’identità umana che abbiamo ereditato dalla storia sembra generalmente basarsi sul pensiero dualistico che ha a lungo caratterizzato la cultura occidentale. Il dualismo cartesiano, attraverso numerose associazioni simboliche, ha contribuito alla svalutazione della donna e della natura. Alla luce di ciò, il pensiero teorico e attivista dell’ecofemminismo mira a promuovere una nuova geometria del pensiero, che considera il superamento delle concezioni dualistiche tra società/natura e uomo/donna come l’unica possibilità per il futuro del sapere. Spesso considerato un tema periferico, l’ecofemminismo si afferma oggi come luogo primario di confronto nei dibattiti sulle politiche di genere e culturali. Questo contributo raccoglie la suggestione di un paradosso etico e teorico, sostenendo che la questione ecofemminista potrebbe effettivamente restare “ai margini” — se si intende la marginalità come resilienza, condivisione e sviluppo di strategie collettive: uno spazio di contronarrazione in cui sostare e ripensare differenti modi di abitare il mondo, dentro il mondo.
##submission.downloads##
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2025 Women&Education

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.