L'originario materno. La lingua delle madri tra simbologia e interpretazione
DOI:
https://doi.org/10.7346/-we-II-03-24_08Parole chiave:
Linguaggio, madre, ordine simbolico, potere, autoritàAbstract
Il contributo propone una riflessione sul linguaggio materno come luogo originario in cui la relazione con la madre si radica nel principio di autorità. Poiché è certamente vero che “il saper parlare è una dote o un dono revocabile della madre” (Muraro, 1991), occorre spiegarsi se è vero e per quale motivo la società ‘patriarcale’ tenti con ogni mezzo di far tacere il linguaggio materno. “Pensarsi a partire dalla maternità” (Cavarero, 1990) si rende dunque necessario per ricostruire una genealogia del materno che si riappropri del suo potere generativo (Scattigno, 1997). Tuttavia, ogni linguaggio deve fare i conti anche con le sue dimensioni simbolico-esistenziali, non trascurando di confrontarsi con le zone di opacità e di resistenza insite in ogni forma di comunicazione umana (Volli, 2008; Lacan 2002).
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