Da Valentina a Lea. Gli anni '70 e la lotta per l'emancipazione femminile a fumetti

Autori

  • Anna Di Giusto Indipendent Researcher | University of Firenze

DOI:

https://doi.org/10.7346/-we-II-03-24_06

Parole chiave:

Femminismo, fumetto, autodeterminazione, corpo delle donne, aborto

Abstract

Negli anni Settanta il femminismo si è servito anche del fumetto come strumento di denunciare e riflessione. Autrici come Nidasio, Ghigliano, Simola e Sansoni hanno dato voce e corpo a un tipo di immaginario distante dalle rappresentazioni che mercificavano il corpo delle donne, per mostrare invece una femminilità emancipata e liberata. Questi fumetti parlavano per la prima volta del corpo femminile e del rapporto con la maternità, di contraccezione, aborto e violenza ginecologica. La lotta femminista degli anni Settanta si servì del fumetto perché ne comprese la versatilità e le potenzialità espressive, trasformandolo in un influente strumento di lotta. I materiali della ricerca sono emersi da archivi, biblioteche delle donne e interviste alle protagoniste.

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Pubblicato

2024-06-28

Fascicolo

Sezione

Articoli