Contenuti nuovi per un pensiero ecofemminista e decolonizzato. Oltre il silenzio sul tabù dell’incesto
DOI :
https://doi.org/10.7346/-we-III-05-25_13Mots-clés :
violences faites aux filles, inceste, tabous, décolonisation du patriarcat, écoféminismeRésumé
Nel quadro dell’ecologia della mente di G. Bateson e dell’ecofemminismo postmodernista non-naturalista di D. Haraway, interrogo le nostre possibilità di decolonizzazione dal pensiero patriarcale attraverso l’analisi di una sotto-categoria della “cultura dello stupro” poco trattata negli studi sociali, antropologici, pedagogici italiani: il tabù dell’incesto intergenerazionale, avvolto dal contro-tabù del silenzio. Attraverso letteratura e studi femministi esamino gli effetti dell’incesto e quelli del silenzio, così radicato nella nostra costruzione culturale da essere ritenuto un meccanismo strutturante l’ordine sociale. Abbiamo la capacità di parlarne, autoeducarci, costruire nuovi contenuti, nuove strutture cognitive e sociali per realizzare mondi più equi?
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