Corporeità, movimento e UDL

Idee per la formazione degli insegnanti specializzati nel sostegno

Autori

  • Barbara De Angelis
  • Paola Greganti
  • Andreina Orlando
  • Maresa Pronti

DOI:

https://doi.org/10.7346/sipes-01-2022-14

Abstract

Il presente contributo, prendendo le mosse dalle attuali rappresentazioni socio-culturali del corpo, intende approfondire quella dimensione della corporeità che è radice dell’espressione di sé e che, in una prospettiva di cura sui, riveste un ruolo determinante nella formazione del sé. A partire dall’interpretazione della esperienza corporea delineata dall’ottica fenomenologica di una pedagogia dell’essere corpo è possibile costruire una “cultura inclusiva della pluralità” che interpreta l’esperienza del limite fisico come esperienza ermeneutica di possibilità e di attivazione dei processi di agency ed empowerment del soggetto. Sullo sfondo di tali riflessioni si prende in considerazione la danza, e in particolare la Danza-movimento secondo il metodo di Maria Fux, interpretata come dispositivo pedagogico strategico per la costruzione di percorsi di formazione all’essere corpo, con una connotazione prettamente inclusiva caratterizzata dal paradigma concettuale che informa le pratiche dello Universal Design for Learning. L’arte performativa della danza può essere utilizzata anche nella formazione degli insegnanti specializzati per il sostegno in quanto strumento in grado di valorizzare fenomenologicamente e creativamente i limiti e la pluralità delle manifestazioni interpersonali e intrapersonali.

 

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Pubblicato

2022-06-30