Inclusione scolastica in Italia, inclusioscetticismo, difficoltà epistemologiche e metodologiche della ricerca
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-01-2024-33Abstract
L'inclusione scolastica in Italia è veramente efficace o siamo di fronte a un'illusione (un Mito) ben confezionata? Come possiamo sostenere che ne “valga la pena”? La ricerca attuale è all’altezza delle esigenze dell’inclusione scolastica italiana oggi? Questo studio mette in luce le criticità e le sfide del sistema scolastico inclusivo in Italia, analizzando la tensione tra gli ideali di inclusione e la loro realizzazione pratica nelle scuole, connotata anche da processi distorsivi di percezione e interpretazione della realtà. Nonostante il forte impegno normativo e teorico a favore dell'inclusione, basato su principi di giustizia sociale e uguaglianza, la ricerca rivela come spesso questi non si traducano in prassi efficaci. Infatti, si evidenzia come, celate da una retorica inclusiva, le scuole spesso si confrontino quotidianamente con limiti strutturali e resistenze al cambiamento, che contribuiscono a mantenere pratiche escludenti. È proprio nel gap tra valori e fattibilità si infilano le posizioni inclusioscettiche, che vengono presentate e criticate con dati di ricerca.
L'articolo si addentra, poi, nei problemi epistemologici e metodologici che affliggono la ricerca sull'inclusione, evidenziando come l'incertezza definitoria e le criticità metodologiche limitino la capacità di influenzare positivamente la pratica educativa. Proponendo un dialogo critico e costruttivo, questo articolo invita a una riflessione per un urgente rinnovamento delle pratiche e delle politiche educative, sottolineando la necessità di una ricerca più concreta e rigorosa che possa realmente supportare un'evoluzione del sistema verso una inclusione di qualità.
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