Rappresentazione della disabilità e letteratura per l’infanzia: la retorica del supercrip
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-01-2022-23Abstract
Il contributo vuole porre l'attenzione sullo specifico linguaggio della letteratura per l'infanzia e come questo influenzi le rappresentazioni della disabilità che mergono dai libri per i giovani lettori. Esiste una correlazione tra rappresentazioni, immaginario collettivo e costruzione d'identità e questo è ancor più vero nel caso della letteratura per l'infanzia. Per questa ragione, appare socialmente e pedagogicamente rilevante analizzare quali retoriche sono implicitamente trasmesse ai bambini. Il contributo riprende lo studio di Giuseppe Vadalà sulle retoriche più comuni nella rappresentazione sociale della disabilità applicandolo per analizzare con particolare attenzione i ritratti supercrip rintracciabili nella letteratura per l'infanzia italiana con una prospettiva storica. L'esame mostra che personaggi sueprcrip sono molto frequenti, oggi come in passato, e suggerisce che queste rappresentazioni, poco autentiche e lontane dalla realtà, contribuiscono al mantenimento della dinamica di esclusione sociale della disabilità.