Responsabilità pedagogica e razionalità tecnologica.
Limite dell’umano, conoscenza del reale, pluralismo delle idee
DOI:
https://doi.org/10.7347/spgs-01s-2023-11Palavras-chave:
Responsabilità pedagogica, Soggettivazione, Razionalità tecnologica, PluralismoResumo
Alla luce del dibattito culturale che si è sviluppato negli ultimi vent’anni sui controversi rapporti tra tecnica ed esistenza, la proposta s’interroga sulle forme di soggettivazione che abitano il nostro tempo, ma anche di quelle che dal nostro tempo sono anticipate. Chiamata costitutivamente alla responsabilità di pensare il futuro in direzione etica, la riflessione pedagogica è impegnata nella decifrazione delle condizioni che rendono possibile o impossibile tale istanza. Di qui l’esigenza di interpretare le connessioni tra società dell’incertezza e razionalità tecnologica nel tentativo di comprenderne i possibili approdi. Convocando interpreti come Hans Blumenberg e Paul Virilio e letterati come Kazuo Ishiguro, saranno esplorate alcune significative forme di narrazione storico-culturale dei rapporti tra essere umano e tecnica.
Si tratterà, quindi, di mettere in luce quali processi di soggettivazione siano possibili e come l’irriducibilità del soggettivo possa emergere in quanto istanza di ri-significazione e di progettualità esistenziale. Nella consapevolezza che a connotare quei processi non può che essere una pedagogia etico-politicamente impegnata.