Progresso e vulnerabilità: la scienza che cura e che affligge
DOI:
https://doi.org/10.7347/spgs-01s-2023-59Parole chiave:
Antropocene, inclusione, fragilità, educazioneAbstract
Una delle caratteristiche distintive dell’Antropocene, la prima era geologica ad essere definita dalla misura dell’agire umano e non dall’evidenza geologica, si concretizza in un dato numerico: sono infatti otto milioni i bambini in tutto il mondo che ogni anno nascono con un grave difetto alla nascita. Il contributo intende esplorare come le scoperte del sapere medico scientifico non possano essere da sole sufficienti a colmare lo svantaggio (dovuto a disabilità fisiche, sensoriali, psichiche) che questi bambini nati “inesatti” devono affrontare per tutta la loro esistenza: solo uno sguardo pedagogico ci consente infatti di comprendere come proprio in quella fatica di esistere sia possibile imparare come riscoprire e rispettare la vulnerabilità di un pianeta, di una comunità, di una persona.