Dall’intelligenza artificiale all’empatia artificiale: qual è il futuro dell’educazione?

Autori

  • Maria Rosaria Strollo Università degli Studi di Napoli Federico II
  • Francesca Buccini university of Naples Federico II

DOI:

https://doi.org/10.7347/spgs-01-2025-09

Parole chiave:

Intelligenza artificiale; educazione; competenze; docenti; PRISMA

Abstract

In un’epoca in cui le tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, sono in grado di offrire opportunità di apprendimento altamente personalizzate e accessibili, è lecito chiedersi se l’insegnamento “mediato” dall’umano sia davvero superiore a quello “mediato” dalla tecnologia? Quali sono, infatti, i fattori che ci portano a preferire l’interazione umana nell’educazione? L’empatia, l’adattabilità e la capacità di motivare sono indubbiamente tra gli aspetti che caratterizzano l’insegnante umano, ma possiamo davvero considerare questi elementi come insostituibili, o la tecnologia potrebbe, in alcuni casi, fornire soluzioni altrettanto efficaci? A partire da un’analisi della letteratura nazionale e internazionale, mediante l’utilizzo del metodo di revisione sistematica PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic reviews and Meta-Analyses), il seguente contributo intende riflettere sul tema, esaminandone le principali implicazioni e sfide.

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Pubblicato

2025-06-30