Antropocene vs tautologia. Quale ruolo per la pedagogia?
DOI:
https://doi.org/10.7347/spgs-01s-2023-53Parole chiave:
Pedagogia della divergenza | Antropocene | Problematicismo pedagogico | Epistemologia della ComplessitàAbstract
Il termine Antropocene ha il merito di aver posto l’accento sul ruolo del genere umano rispetto ai cambiamenti epocali che ha subito il pianeta dalla rivoluzione industriale ad oggi. L’Antropocene nelle sue varie declinazioni ci mette di fronte alla possibilità dell’umanità. Quello che rende difficile contrastare questa prefigurazione è il fatto che non percepiamo la possibilità di cambiare modello di sviluppo, di cambiare strada, come direbbe Morin, perché questo destino ci è stato trasmesso come l’aria che respiriamo, come uno Zeitgeist che diamo per scontato piuttosto che come un fenomeno storico che ha avuto un inizio e può terminare. Ecco perché la sfida è prima di tutto razionale e impone agli educatori di elaborare la possibilità di un orientamento diverso da quello dominante per poter agire in una direzione divergente rispetto all’idea di immutabile destino. La pedagogia può quindi contribuire a formare un differente approccio a tale questione che non sia più solo di passiva lamentazione, ma di attiva opposizione.