Le Primavere Elleniche
Abstract
Composte fra il dicembre 1871 e il maggio 1872, le tre Primavere elleniche dedicate a Carolina Cristofori Piva sono notoriamente connesse con la svolta carducciana di quel periodo. O piuttosto, e meglio, collegano fra loro i due momenti fondamentali di quella crisi e di quel rinnovamento, e cioè l’inizio dell’amore per Lidia e la conversione poetica dall’ispirazione epodica all’«arte pura». Il nesso è accreditato in primo luogo dallo stesso Carducci, che a più riprese già nelle lettere di quel periodo parla delle tre odi come del manifesto di un modo nuovo e di una nuova fase della propria poesia suscitati dall’amore appena sbocciato. Esplicite, in particolare, alcune lettere del giugno 1872.
In quel giugno la seconda Primavera (Dorica) viene pubblicata sulla «Nuova Antologia » destando scalpore, consensi e pettegolezzi, mentre la prima (Eolia) circola già da tempo e con successo fra gli amici; contestualmente matura il progetto di riunire queste con la terza (Alessandrina ma originariamente In camposanto) per stamparle in una plaquette, che uscirà da Barbèra ai primi di agosto con il titolo Primavere elleniche di Enotrio Romano