Alexandros di Giovanni Pascoli

Autori

  • Giovanni Barberi Squarotti Pensa MultiMedia Editore

Abstract

Il mese di Febbraio sarà per me “grammaticaio”; ma spero a ogni modo di mandarvi il secondo poemetto. Però voglio sapere per qual giorno è assolutamente necessario che io lo mandi. Sarà più breve di Gog e Magog, e, spero, meno peggio. Così Pascoli, in una lettera del 31 gennaio 18951, annunciava ad Adolfo De Bosis come cosa già in cantiere il poema – Alexandros per l’appunto – destinato al secondo numero del «Convito», datato febbraio 1895 ma uscito in realtà nel marzo. Nella risposta (10 febbraio)2 De Bosis fissava la scadenza («la poesia vostra ben venga quanto prima sarà possibile. Il termine ultimo è il 28 corrente, poiché il secondo libro non potrà escire se non in marzo») e in più assumeva entusiasticamente l’impegno a pubblicare, a breve, terminato il ciclo dei dodici numeri della rivista, i ‘conviviali’ pascoliani:

E quando avrò finito di stampare questi dodici libri del nostro Convito, ecco che cosa farò (ci avevo già pensato prima di ricevere l’ultima vostra e se ne era parlato con Antonio3). Farò l’edizione de’ vostri poemi: edizione del Convito, splendida, con illustrazioni di Sartorio, Michetti, e altri amici. E così fonderò la mia Casa Editrice, gloriosamente.

Il progetto, si sa, non andò in porto. La raccolta dei Poemi conviviali uscì solo nel 1904, con altre proporzioni e con un impianto ideologico ormai lontano dal programma del «Convito».

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Pubblicato

2015-01-20

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