Esser-ci in una relazione d’aiuto tra professione e motivazione
DOI:
https://doi.org/10.7347/IAT-IV-01-18_11Parole chiave:
Profession, relationship , motivation, identityAbstract
I cambiamenti in atto, mentre determinano nuove problematiche del vivere, contribuiscono a far emergere nuove professioni, nell’ottica di una relazione di aiuto. Le competenze tecniche acquisite, però, risultano inadeguate se non c'è chiarezza sulle motivazioni che giustifichino l'esser-ci in questa relazione. La tesi che si vuole sostenere è che, spesso, a determinare alcuni comportamenti in merito sono motivazioni inconsce. Il recupero di una identità non definita, la compensazione di un vuoto affettivo, la dipendenza da sistemi ideologici o religiosi sono aspetti motivazionali che finiscono col mortificare una simile relazione, privandola di autenticità. La presa di coscienza di questi bisogni, la definizione dei ruoli, la coerenza strategica del setting, la pratica della supervisione possono aiutare in una gestione adeguata di tutto ciò.