Dal soggetto operante al tempo macchina: una riflessione pedagogica sull’automazione del lavoro
DOI:
https://doi.org/10.7346/aspei-022025-04Parole chiave:
pedagogia del lavoro; automazione del lavoro; soggettività agenteAbstract
Muovendo dalla genealogia della fabbrica novecentesca, intesa come spazio che separa progettazione ed esecuzione e norma tempi e gesti, il contributo considera come l’automazione contemporanea e i sistemi di IA estendano quella razionalizzazione oltre il piano tecnico-organizzativo, incidendo anche sulle dimensioni cognitive e temporali del lavoro. La domanda di ricerca è: in che modo tali tecnologie riconfigurano la formazione della persona che lavora e, con quali criteri pedagogici, è possibile preservare agentività, giudizio pratico e cooperazione oltre la mera addestratività? L’analisi individua tre esiti: una messa in discussione della “soggettività operante” nei processi automatizzati; l’emergere di un “tempo-macchina” che sincronizza procedure e riduce gli spazi di riflessione; la necessità di una cornice pedagogica che assuma il lavoro come esperienza formativa intenzionale e situata. Ne derivano alcune indicazioni operative, come allineare scopi formativi e metriche, ritagliare momenti strutturati di riflessione-in-azione e governare i tempi organizzativi per mantenere spazi di decisione e responsabilità umana.
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