Lo squarcio nella tela: la bellezza della diversità oltre il pregiudizio.

Autori

  • Francesca Salis

DOI:

https://doi.org/10.7346/sipes-01-2022-21

Abstract

Il saggio è incentrato sull’analisi delle intersezioni tra arte e forme di disabilità e

vulnerabilità. Sul rapporto tra arte, disabilità e corpo si è riflettuto sia in ambito

artistico (nel saggio si ripercorrono le fasi storiche che hanno determinato in tal

senso i criteri di percezione collettiva) sia educativo e pedagogico, interrogandosi

sul ruolo e il potere rigenerativo del sé, delle proprie autorappresentazioni e delle

proprie narrazioni. L’energia che l’arte libera consente di sperimentare nuove

situazioni, valorizzare diverse e nuove abilità, narrazioni e potenzialità in modalità

inclusive che promuovono il cambiamento personale e sociale. L’arte accetta ed

esplora le possibilità e il valore della bellezza originata dalla disabilità e dalla

fragilità e disegna una nuova dimensione estetica che ricomprende quella etica e che

coinvolge la valenza dello sguardo, capace di guardare a sé e all’altro da sé per

generare narrazioni diverse, emozioni che mobilitano risorse nuove, nascoste e

sconosciute, per mettere in discussione le categorie sociali stigmatizzanti di abilità-

disabilità, normale-anormale, salute -malattia, bellezza e disarmonia.

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Pubblicato

2022-06-30