Memoria senza emozioni: la conoscenza e l’identità umana tra archivi digitali, cloud artificiali e postura educativa

Autori

  • Angela Arsena Università Pegaso

DOI:

https://doi.org/10.7347/spgs-01-2025-03

Parole chiave:

Memoria artificiale, Identità digitale, Innovazione educativa, Intelligenza artificiale

Abstract

La rivoluzione digitale ha esternalizzato e delegato funzioni cognitive e mnemoniche, trasformando radicalmente il concetto stesso di memoria. L’intelligenza artificiale non ricorda nel senso umano del termine: archivia, cataloga e restituisce il passato secondo logiche algoritmiche, senza il filtro dell’emozione, della selezione soggettiva e della riflessione critica. Questa forma di memoria impersonale, neutra e potenzialmente manipolabile, pone interrogativi profondi sul rapporto tra tecnologia e identità. A confronto con la concezione agostiniana della memoria, intesa come custode dell’individualità e delle esperienze interiori, l’IA si configura come un archivio asettico, privo di amore e di perdono, capace di ricordare ma non di comprendere. Le conseguenze di questa trasformazione si riflettono profondamente sull’esperienza formativa.

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Pubblicato

2025-06-30