CALL FOR PAPER 1/2026
Dalla Venere di Willendorf fino alle attuali influencer create dall’intelligenza artificiale, i corpi delle donne hanno da sempre avuto, nelle diverse culture ed epoche storiche, uno spazio di visibilità e di rappresentazione passando da icone simbolo di prosperità e di devozione spirituale, come nel caso della Dea Madre, a immagini virtuali surreali costruite ad hoc per soddisfare molteplici desideri e aspettative degli abitanti del web.
Sulla base delle differenti prospettive che si possono assumere, le corporeità femminili possono essere interpretate sia come “soggetti” dotati di capacitazioni, che riescono a prendersi cura di sé, degli altri da sé e del mondo aprendo nuovi spazi di dialogo, di confronto e di crescita umana, sia come “oggetti” da possedere, sfruttare ed anche violare. In quest’ultimo caso, si tratta di un vero e proprio processo di de-umanizzazione dei corpi femminili mediante configurazioni del potere che vanno dalla violenza simbolica al controllo del processo riproduttivo che rende il corpo delle donne sempre più “superfluo” e sostituibile nella sua funzione generatrice. A queste forme di violenza se ne possono aggiungere altre di tipo digitale come ad esempio il body shaming, la sextortion, il doxing, il cyberstalking. Si tratta di “violenze” che non colpiscono soltanto le adolescenti ma le donne di tutte le età. Rispetto a tali scenari occorre chiedersi: come può il sapere pedagogico aiutare a ri-significare i corpi femminili (ma non solo) al fine di evitare che diventino bersaglio degli haters? Come possiamo superare in educazione la scissione tra mente, corpo ed emozioni promuovendo uno sviluppo che integri e valorizzi ogni dimensione umana?
Con la presente call si intende sollecitare la comunità pedagogica a condividere riflessioni sulle seguenti questioni:
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I corpi femminili manipolati e colpiti dalle violenze in famiglia, nei contesti sociali e virtuali: politiche, misure e azioni educative per contrastare l’oggettificazione e la mercificazione.
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Corpo, mente ed emozioni in educazione: teorie e pratiche di genere per una crescita armonica e olistica della persona.
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Bambine, ragazze e donne e il rapporto con il corpo nelle diverse fasi della vita.
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Dal selfie al cyborg: i corpi delle donne nell’immaginario virtuale e tecnologico.
L’abstract (sia in lingua italiana sia in lingua inglese) deve essere seguito da max. 5 keywords (in italiano e in inglese). La lunghezza di ciascuna versione dell’abstract (in italiano e in inglese) deve essere compresa tra i 400 e i 900 caratteri (spazi inclusi). L’abstract deve contenere il senso dell’intero lavoro: quadro teorico, metodologia, esiti e prospettive.
Deadline
Presentazione abstract (solo via mail all’indirizzo rivista@sipeges.it ): 9 febbraio 2026
Sottomissione articolo (solo attraverso piattaforma OJS della Rivista): 13 aprile 2026
Pubblicazione: giugno/luglio 2026
https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sipeges/about/submissions