CALL FOR PAPER 2/2025

2025-07-15

Nei giorni appena trascorsi è giunto l’atteso parere (al momento in cui scriviamo non ancora pubblicato ufficialmente) del CSPI sulla seconda bozza delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo - Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione”. Nel frattempo, dovrebbe aprirsi in qualche modo il dibattito su quelle per il secondo ciclo. Il testo inviato al CSPI è frutto del lavoro della Commissione tecnica incaricata per la definizione delle linee di indirizzo dei nuovi curricoli per entrambi i cicli di istruzione, al fine di promuovere una discussione pubblica delle principali novità e offrire una base di lettura utile all’avvio della seconda fase di audizione con le parti sociali.

In realtà i tempi e le modalità di svolgimento dei processi di consultazione avviati dopo la pubblicazione dei Materiali per il dibattito pubblico e della prima bozza delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo - Scuola dell’infanzia e Scuole del primo ciclo” hanno, di fatto, compresso il confronto culturale e pedagogico, segnando una discontinuità rispetto alle analoghe esperienze storiche italiane dai programmi del 1985 in poi. Forse anche per questa ragione la seconda bozza appare snellita e riorganizzata rispetto alla prima, ma sostanzialmente immutata nel suo impianto teorico e teleologico, tanto che si è parlato di lifting moderato.

Oltre alla questione del metodo utilizzato, da più parti è stata evidenziata la radicale discontinuità culturale e pedagogica delle Nuove Indicazioni rispetto alle precedenti, cui si lega anche una apparente distanza intorno all’idea di scuola quale istituzione culturale e formativa: se l’impianto delle Indicazioni nazionali del 2012, rivisto nel 2018 con il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari, sembra fondarsi sul principio dell’incontro, dell’interazione e del dialogo nel segno della loro interdipendenza e complessità, le nuove Indicazioni paiono invece privilegiare polarizzazioni culturali e logiche binarie, cui corrisponderebbero approcci trasmissivi e prescrittivi e uno scollamento tra scuola e famiglia.

Inevitabilmente, tutti questi elementi confluiscono nel prospettare un orientamento culturale destinato non solo a intervenire nella formazione delle nuove generazioni, ma anche a definire un’idea di scuola apparentemente ispirata a una cultura occidentocentrica e costruita su una ispirazione pedagogica antiegualitaria e deterministica (Baldacci). In questa prospettiva, non può essere trascurato il ruolo che è riconosciuto alla scuola quale sede capace di “creare culture educative”, funzione strategica chiaramente segnalata nelle nuove Indicazioni. Alla scuola spetterebbe pertanto non solo di attivare processi inclusivi, prevalentemente centrati su modelli di personalizzazione, anziché di individualizzazione, ma anche di farsi carico pressoché esclusivo del processo di istruzione di alunni e alunne, posto che la dimensione educativa appare interamente demandata alla famiglia. Scuola e famiglia, difatti, poste nella funzione dicotomica dell’istruire e dell’educare, vengono descritte quali “colonne portanti del percorso di crescita e di apprendimento di bambini e adolescenti”, lasciando sfumare le possibilità di sinergie tra i due attori in un più complessivo e interconnesso percorso formativo. La stessa funzione del docente appare collocata entro spazi di significato in cui il magister è colui “che è di più”, descrivendo l’asimmetria necessaria nella relazione educativa secondo criteri che sembrano torcersi verso pratiche autoritarie.

A partire da queste premesse di carattere generale, il presente Call for Papers intende aprire uno spazio, ritenuto necessario, di confronto critico, anche in prospettiva storico-evolutiva, sulle nuove Indicazioni, non solo rispetto alle linee di indirizzo pedagogico a esso sottese, ma anche rispetto alla desiderabilità e fattibilità dei processi consultivi e alla praticabilità di processi democratici nelle istituzioni scolastiche.

Più nello specifico, il presente Call sollecita proposte sui seguenti ambiti tematici:

  • Idea di intercultura e di inclusione e possibili nuovi scenari

  • Idea di istruzione e di scuola e possibili nuovi scenari

  • Idea di insegnante e di studente e possibili nuovi scenari

  • Idea di curricolo e di innovazione e possibili nuovi scenari

  • Idea di partecipazione e di corresponsabilità e possibili nuovi scenari

  • Idea di famiglia e di comunità e possibili nuovi scenari

  • Idea di conoscenza nell’era dell’IA e possibili nuovi scenari

  • Ipotesi e proposte per le Indicazioni della scuola secondaria di secondo grado

L’abstract (sia in lingua italiana sia in lingua inglese) deve essere seguito da max. 5 keywords (in italiano e in inglese). La lunghezza di ciascuna versione dell’abstract (in italiano e in inglese) deve essere compresa tra i 400 e i 900 caratteri (spazi inclusi). L’abstract deve contenere il senso dell’intero lavoro: quadro teorico, metodologia, esiti e prospettive.

Deadline
Presentazione abstract (solo via mail all’indirizzo rivista@sipeges.it ): 10 agosto
Sottomissione articolo (solo attraverso piattaforma OJS della Rivista): 12 ottobre
Pubblicazione: dicembre 2025

https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sipeges/about/submissions