La senile VIII 1 di Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio
Autori
Stano Morrone
Abstract
È abitudine dei giovani sottrarre sempre qualcosa ai loro anni, dei vecchi invece di aggiungerne altrettanto o di più, per il fatto che la menzogna di chi aggiunge è più facile di quella di chi sottrae, e maggiormente ben disposta è la credulità degli ascoltatori. Il calcolo degli uni e degli altri è d’altra parte evidente ma differente: per i giovani, l’impegno di conservare e protrarre a lungo la vita, per non dire il piacere; per i vecchi, al contrario, quello di rivendicare e aumentare la loro autorevolezza. Gli uni e gli altri in ogni caso mentono con tanta costanza, che i primi, dopo aver ingannato spesso molte persone, talvolta ingannano anche se stessi e si credono più giovani in virtù della menzogna (che fortuna, se ingannassero anche la morte che li aspetta al termine prefissato!), i secondi, mentre cercano la fiducia con un’unica menzogna, si avviluppano in numerose falsità, raccontando molti eventi che si sono verificati prima di loro, come se li avessero visti coi loro occhi e vi avessero assistito di persona. Ho intenzione di rifiutare l’una e l’altra menzogna: la prima è infatti vergognosa, la seconda inutile.