Libri e carte del Manzoni
Abstract
Sono passati settant’anni da quando Domenico Bassi allestì il regesto delle carte manzoniane: ne identificò e precisò il contenuto e provvide a una loro sommaria descrizione. Come è noto il senatore Pietro Brambilla, marito di Vittoria, primogenita di Pietro, aveva recuperato e riunito, con impareggiabile sensibilità culturale e civile, carte e libri dell’illustre parente. Così ne scriveva alla zia Vittoria Giorgini Manzoni a dieci anni dalla morte del gran lombardo: «ho speso molto per concentrare in me la proprietà degli scritti e dei diritti d’autore (circa 70 mille lire) e non lo feci di certo con idee di speculazione, ma con idee di sacrifizio, perché gli scritti e gli autografi di Don Alessandro non si disperdessero e fossero conservati in Italia.##submission.downloads##
Pubblicato
2015-01-15
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