Colpi di morte: lettura di Suor Virginia di Giovanni Pascoli
DOI:
https://doi.org/10.7347/PLXXV-482025-03Abstract
L’articolo offre una lettura stilistica di una lirica poco nota della produzione pascoliana, il poemetto Suor Virginia. Il componimento è però degno di essere accostato alle più celebri poesie dell’autore romagnolo, su tutte Digitale purpurea, con cui il testo forma un dittico per collocazione e temi a partire dai Nuovi poemetti del 1904. L’intreccio inestricabile di eros e thanatos, sacralità e sensualità, purezza e perversione, così come il richiamo ammaliatore del mondo del sacro e di una natura ambigua e seducente ne fanno un’espressione particolarmente riuscita del Pascoli simbolista e decadente, e insieme un ottimo esempio di poesia concepita come strumento di indagine del Mistero.