Ridere e lietamente morire. Un’interpretazione del Decameron

Autori

  • Enrico Fenzi

Abstract

Nel Decameron si ride molto, e molti ridono e in molte e diverse circostanze, sì che non è facile definire la fenomenologia di un riso così multiforme e trascorrente per una gamma assai varia di situazioni che non riusciremmo a definire tutte come incontrovertibilmente comiche. Insomma, mentre sul versante dell’ironia e della parodia boccacciane disponiamo di eccellenti guide (penso per esempio al volume di Dilwyn Knox e ai saggi specificamente boccacciani di Luciano Rossi e di Dario Delcorno, che più avanti occorrerà di citare), sul riso vero e proprio resta che si possa dire ancora qualcosa, anche se dappertutto se ne parla e se almeno un organico e serissimo tentativo di lettura è stato fatto da Giulio Savelli.

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Pubblicato

2015-01-15

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