Un Quaderno di traduzioni

Autori

  • Edoardo Esposito

Abstract

Dal banchetto – non certo luculliano – delle mie maggiori traduzioni (che furono tra il 1938 e il 1943 i soli pot boilers a me concessi) erano cadute sotto il tavolo alcune briciole che finora non avevo pensato a raccogliere. Mi ha aiutato a ritrovarle la fraterna sollecitudine dell’amico Vittorio Sereni, al quale dedico il mio «Quaderno». Così Eugenio Montale all’atto di licenziare il suo Quaderno di traduzioni, con il consueto understatement che qualificava di «briciole» un mannello di traduzioni liriche scarso sì, e disperso, ma che segna oggi uno dei punti fermi del lungo lavoro che ha visto nel Novecento i nostri autori impegnati a far conoscere i contemporanei stranieri.

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Pubblicato

2015-01-15

Fascicolo

Sezione

Dialoghi