Il sistema integrato di istruzione e educazione come luogo di decostruzione: le possibilità offerte dall’educazione sessuale olistica (CSE)
DOI:
https://doi.org/10.7347/spgs-01-2024-11Parole chiave:
Educazione di genere, Decostruzione degli stereotipi, Educazione sessuale olistica, Educazione trasformativaAbstract
Nel presente contributo si vuole riflettere sul ruolo che il sistema integrato di istruzione e educazione, sin dalla prima infanzia, può svolgere nell’ambito dell’educazione di genere, affettiva e sessuale. Le ricerche nel campo confermano come questo tipo di educazione, se improntata a un modello definito ‘olistico’ (OMS, 2010), abbia effetti positivi sulla riduzione delle gravidanze indesiderate, delle infezioni sessualmente trasmissibili e dei comportamenti sessuali a rischio. Quello che ci chiediamo, qui, però, è anche se in un luogo come quello scolastico, che deve promuovere per mandato un’attitudine aperta alle pluralità, nel rispetto delle differenze (Linee Guida Nazionali “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione”), questa educazione possa contribuire efficacemente alla formazione di relazioni paritarie tra i generi, che contrastino discriminazioni e violenza. In altre parole, quanto può l’educazione sessuale a scuola, nel percorso di decostruzione dei principali stereotipi legati alle differenze di genere e di comprensione delle diverse identità, muoversi tra contenuti, nozioni ed esperienze? Quanto e come si può osare “l’inattuale”, per mettere in discussione strutture e narrazioni dominanti, per evitare di reiterare e rinforzare modelli tutt’altro che inclusivi, che sono piuttosto a sostegno di logiche oppressive? Nella consapevolezza che non ‘tutta’ l’educazione affettiva, sessuale e di genere possa essere affidata all’educazione formale, si vuole qui immaginare una comunità capace di “trasgredire” i condizionamenti (hooks, 2020), di mettere in discussione e decostruire le rappresentazioni, spesso dicotomiche, dei generi, della sessualità e delle relazioni affettive. Non senza interrogarci, tuttavia, sugli ostacoli che una tale operazione potrà incontrare all’interno di contesti scolastici complessi e ad alta diversità.
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