«e ancora:» l’eredità dei trovatori in Entrebescar di Roberto Rossi Precerutti (1982)

Autori

  • DAVIDE BELGRADI

DOI:

https://doi.org/10.7347/PLXXI-412021-07

Abstract

L’articolo analizza la raccolta Entrebescar di Roberto Rossi Precerutti come esempio contemporaneo di un riattraversamento della lirica dei trovatori. Il primo capitolo ricostruisce l’orizzonte culturale alla base di Entrebescar per poi soffermarsi su una valutazione complessiva dei modelli trobadorici nella raccolta. Nel secondo e nel terzo capitolo vengono analizzate quattro poesie esemplari, imperniate intorno a citazioni esplicite dei trovatori o a topoi della poesia provenzale. Da tale analisi emergono i confini del trobar preceruttiano, con un’evidenza per le caratteristiche ric: l’architettura sintattica si pone infatti come primo elemento di significazione. Tutte le poesie evidenziano la centralità del rapporto dell’io con il mondo, mostrando come all’indecidibilità dei versi corrisponda l’impossibilità di circoscrivere perfettamente la realtà.

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Pubblicato

2022-04-12

Fascicolo

Sezione

Dialoghi