Per creare una rivista online, sono neccessari alcuni passaggi.

1.
Un passo fondamentale è la costituzione del team di lavoro: stabilire compiti e requisiti dei componenti del comitato redazionale, fissare con chiarezza le politiche editoriali della rivista (di pubblicazione, di review, di redazione, etc.), definire le procedure e la tempistica delle fasi del workflow editoriale. Gli elementi tipici di un team redazionale sono: il direttore responsabile (editor in chief), i vicedirettori, il comitato scientifico, i revisori, la segreteria di redazione (curatore dei contenuti, caporedattore, curatore della grafica, correttore di bozze, etc.).

2.
Pur non esercitando attività giornalistica, chiunque può assumere la qualifica di direttore responsabile di periodici o riviste a carattere tecnico, professionale o scientifico, nell’esclusione di quelli sportivi e cinematografici: in tal caso è prevista l’iscrizione nell’apposito elenco speciale annesso all’Albo.
Per la registrazione al Registro della Stampa, ai sensi dell'articolo 5, legge 47/48, sarà necessaria:
- una dichiarazione del proprietario del giornale e del direttore responsabile, dalla quale risultino i dati identificativi degli stessi;
- i documenti comprovanti il possesso da parte del proprietario e del direttore di determinati requisiti (cittadinanza italiana, iscrizione nelle liste elettorali politiche, eccetera);
- un documento da cui risulti l'iscrizione del direttore responsabile nell'elenco speciale annesso all'Albo dei giornalisti;
- una copia dell'atto costitutivo o dello statuto, se proprietaria è una persona giuridica.

3.
La registrazione in tribunale è obbligatoria per i periodici cartacei, così come previsto dalla Legge 8 febbraio 1948 n. 47. In merito all’obbligarietà della registrazione è possibile dunque concludere che le riviste elettroniche diffuse esclusivamente online, pur essendo considerate prodotto editoriale, non devono sempre ed obbligatoriamente essere registrate. L’obbligo di registrazione del periodico telematico sussiste solo in alcuni casi specifici:
- quando abbia una regolare periodicità (ma questo, da solo, non viene inteso come criterio vincolante);
- quando si intenda ottenere dallo Stato “benefici, agevolazioni e provvidenze”;
- quando si utilizzano giornalisti professionisti, pubblicisti e prativanti.
Diventa inoltre obbligatorio registrare il periodico in tribunale anche nel caso in cui si preveda di affiancare al digitale una versione cartacea della rivista.

È utile aggiungere che la registrazione della rivista online potrà risultare conveniente nel caso in cui, valutato lo scopo della rivista (utilizzo a fini di avanzamento di carriera) o nel caso in cui si intenda presentare i contributi a concorsi (ed è sempre discrezione delle commissioni valutatrici giudicare la validità del contributo su periodico online) sarà opportuno (per il momento) affiancare ancora al digitale la versione cartacea (per il deposito legale). In questo caso, essendo presente anche la versione cartacea, sarà obbligatoria la registrazione del periodico.
Per l’eventuale registrazione della rivista telematica presso la cancelleria del tribunale civile, oltre al deposito della documentazione prescritta e al pagamento della tassa e dei bolli previsti, andranno allegati tutti i riferimenti del contratto con il service provider e l’indirizzo web della pubblicazione telematica.

4.
Una volta stabilito il team editoriale, individuato e registrato il direttore responsabile nell'apposito Albo e - eventualmente - aver registrato la rivista presso il Tribunale di competenza, bisogna valutare diverse opportunità affinché la vostra rivista abbia una buona visibilità e rispetti gli standard internazionali in modo da acquisire prestigio nel panorama scientifico di vostro interesse e competenza.

5.
Per la gestione e l’amministrazione del periodico elettronico si utilizza la piattaforma OJS (Open Journal System); questa è un software open source per la gestione di riviste elettroniche che permette di visualizzare il periodico tramite un’interfaccia web e, grazie alla compatibilità OAI-PMH, ne garantisce ampia visibilità in rete ed elevato livello di ranking dei risultati nei principali motori di ricerca. OJS amministra tutti aspetti della gestione e della manutenzione del sito della rivista, il flusso redazionale della pubblicazione, il processo editoriale e i ruoli degli utenti autorizzati; svolge in forma automatizzata il processo di peer-review e conferisce autonomia agli autori.

 

I passaggi fondamentali per la creazione della rivista sono quindi conclusi, ma, ancora una volta, per acquisire rilevanza deve uniformarsi a degli standard nazionali e internazionali e utilizzare dei servizi messi a disposizione a questo scopo.
Per esempio, affinché la vostra pubblicazione elettronica sia sempre individuabile in rete senza incorrere nella brutta sorpresa di un link non più funzionanate, è necessario che ad essa sia associato il DOI.

6.
ll DOI si assegna a qualsiasi tipologia di contenuto, in particolare a: monografie, capitoli di monografie, articoli e fascicoli di rivista, testate di rivista, immagini digitali, learning objects. Il codice DOI (Digital Object Identifier) viene definito in forma semplice come “il codice a barre per la proprietà intellettuale”. È uno standard che, al pari del codice a barre presente sugli oggetti fisici, identifica in maniera permanente ed univoca un’entità digitale collocata all’interno di una rete, che sia oggetto di proprietà intellettuale, e le associa i metadati (dati identificativi di riferimento), secondo uno schema prestabilito ed estensibile. Il DOI è immediatamente azionabile in rete, indicizza la rivista direttamente sui motori di ricerca e ne consente il recupero in forma permanente.
L’agenzia di registrazione DOI per l’Italia è Medra. Per registrare il DOI occorre seguire una procedura e corrispondere una quota annuale.

7.
L’ISSN (International Standard Serials Number) è un numero internazionale normalizzato che definisce univocamente una pubblicazione in serie: viene attribuito anche alle riviste elettroniche e in Italia l’ente che lo assegna è il Centro Italiano ISSN.
Se la rivista ha un numero monografico si assegna il codice ISBN (International Standard Book Number) che è un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore.

8.
L’ISBN (International Standard Book Number) è un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore. Oltre a identificare il libro, si attribuisce a tutti quei prodotti creati per essere utilizzati come libro, quindi anche al numero monografico di un periodico. L’adesione al sistema di codifica ISBN è a pagamento: per conoscere le procedure di richiesta e avere tutte le informazioni necessarie visita il sito ISBN.

9.
È importante promuovere l’indicizzazione e la repertoriazione della rivista: lavorare sull’indicizzazione della rivista ha un duplice motivo: assicurare maggiore diffusione ai contenuti della rivista visibili su più vetrine di impatto, e aumentare il prestigio della rivista (un periodico di qualità è indicizzato da più banche dati).
Di seguito elenchiamo alcune directories, tra le tante, dove è possibile segnalare l’esistenza della propria rivista:

DOAJ - Directory of Open Access Journals
DOAJ è la più popolare directory di di riviste scientifiche ad accesso aperto: indicizza quasi
10.000 periodici di cui oltre 6.000 interrogabili a livello di articolo. Una rivista indicizzata da DOAJ acquisisce ampia visibilità nel panorama della comunicazione scientifica internazionale. I criteri di indicizzazione sono attualmente (marzo 2014) in fase di revisione.

Google Scholar
Google Scholar è la versione di GOOGLE per la ricerca delle pubblicazioni accademiche in rete: con le stesse modalità del noto motore per parola, indicizza letteratura scientifica a partire dagli anni ’70, cerca e recupera in rete una grande varietà di documenti di ambito scientifico (articoli di case editrici accademiche, saggi, pubblicazioni “peer-reviewed”, tesi, libri, preprint, abstract e rapporti tecnici, database di studi non ancora pubblicati, università e altre organizzazioni accademiche. Google Scholar permette la ricerca per citazioni e, ove disponibile, consente l’accesso al full-text.

ACNP: Catalogo italiano dei periodici
Catalogo nato negli anni ‘70 per iniziativa dell’ISRDS-CNR: contiene le descrizioni bibliografiche delle pubblicazioni periodiche possedute da biblioteche dislocate su tutto il territorio nazionale e anche dei periodici online e copre tutti i settori disciplinari. Le biblioteche che fanno parte della rete di ACNP catalogano il loro periodici in questa vetrina nazionale e possono proporre l’inserimento di periodici online ad accesso libero.

Ulrich’s Web
Repertorio di periodici (anche open-access) pubblicati in tutto il mondo: include quotidiani, bollettini, opere in serie e in continuazione, pubblicazioni con frequenza stabilita o con periodicità irregolare, atti di congressi. Per ogni testata è presente una scheda descrittiva che riporta i principali dati bibliografici ed editoriali, l’ISSN, la periodicità, il costo, l’eventuale esistenza della ver- sione elettronica (con relativo URL) o di edizioni non a stampa. Vengono indicate inoltre importanti informazioni aggiuntive, quali gli eventuali cambiamenti di titolo ed editore (informazione che permette di ricostruire la storia del periodico), il settore disciplinare di riferimento tramite voci di soggetto, il codice della Classificazione Decimale Dewey e la citazione della testata nei più autorevoli repertori internazionali. Molti tra i titoli correnti sono collegati a JCR - Journal Citation Reports di IsiWeb che consente di conoscerne l’Impact Factor.

Scopus
Autorevole banca dati bibliografica citazionale che consente l’accesso ad una vastissima collezione interdisciplinare, aggiornata quotidianamento, di abstracts, citazioni bibliografiche e indici con la connessa possibilità di: ottenere l’H-Index, effettuare l’analisi citazionale degli autori e delle relative pubblicazioni (attraverso il Citation Tracker), attuare la ricerca e l’analisi del profilo degli autori secondo le aree scientifiche di appartenenza. La collezione comprende anche riviste Open Access e titoli elettronici.

Web of Science
Banca dati bibliografica citazionale prodotta dall’ISI (Institute of Scientific Information), censisce prestigiose riviste dall’alto impact factor fornendo le citazioni ricevute dagli articoli in esse contenuti. La banca dati è suddivisa in sezioni disciplinari, interrogabili anche separatamente: Science Citation Index Expanded, Social Science Citation Index,Arts and Humanities Citation Index. Importante e autorevole strumento di valutazione basato sull’analisi delle citazioni, WOS permette di calcolare gli indici citazionali degli autori (citation index) e l’H-index.