Physical Education and Sport: A Path to Inclusiveness, Equality and Sustainable Development

 

Educazione Fisica e Sport: Un Percorso Verso l’Inclusività, l’Eguaglianza e lo Sviluppo Sostenibile

 

Gianpiero Greco

Department of Translational Biomedicine and Neuroscience (DiBraiN), Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Italy) – gianpiero.greco@uniba.it

https://orcid.org/0000-0002-5023-3721

 

Luca Poli

Department of Translational Biomedicine and Neuroscience (DiBraiN), Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Italy) – luca.poli@uniba.it

https://orcid.org/0000-0002-3188-8976

 

Alessandro Petrelli

Department of Translational Biomedicine and Neuroscience (DiBraiN), Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Italy) – alessandro.petrelli@uniba.it

https://orcid.org/0009-0006-8806-4114

 

Francesco Fischetti

Department of Translational Biomedicine and Neuroscience (DiBraiN), Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Italy) – francesco.fischetti@uniba.it

https://orcid.org/0000-0001-8616-5372

 

Stefania Cataldi

Department of Translational Biomedicine and Neuroscience (DiBraiN), Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Italy) – Stefania.cataldi@uniba.it

https://orcid.org/0000-0002-5929-4766

 

ABSTRACT

The purpose of the review was to (i) explore the social and cultural significance of physical education (PE) and its role in bridging sports and education, (ii) analyze the international historical context and educational policies to understand how PE and sports have evolved over time in terms of their role and importance, (iii) examine the inclusive role of PE and sports, demonstrating how they can contribute to promoting a fairer, more accessible, and sustainable environment. After an analysis of the literature using the Scopus and WoS databases on the global historical path of PE and sports, attention focused on some key principles related to Agenda 2030 and Sustainable Development Goals. Subsequently, the educational and inclusive value of these disciplines was further examined, considered as catalysts for inclusivity in the educational context. Through movement and bodily interaction, PE and sports not only foster individual growth but also stimulate active participation of everyone, embracing diversity and promoting an inclusive approach. Finally, the importance of lifelong learning was investigated as a fundamental objective of individual and social development together with PE and sports, which, through their approach focused on achieving transversal pedagogical objectives, can significantly contribute to a fundamental educational, inclusive, and sustainable path for the individual and the community.

 

Lo scopo della rassegna è stato quello di (i) esplorare il significato sociale e culturale dell’educazione fisica (EF) e il suo ruolo di collegamento tra sport e educazione, (ii) analizzare il contesto storico internazionale e le politiche educative per comprendere come l’EF e lo sport abbiano evoluto nel tempo il ruolo e l’importanza, (iii) esaminare il ruolo inclusivo dell’EF e dello sport, dimostrando come possano contribuire a promuovere un ambiente più equo, accessibile e sostenibile. Dopo un’analisi della letteratura, utilizzando i database Scopus e WoS, sul percorso storico globale dell’EF e dello sport, l’attenzione si è focalizzata su alcuni principi chiave legati all’Agenda 2030 e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Successivamente è stato approfondito il valore educativo ed inclusivo di queste discipline, considerati come catalizzatori dell’inclusività nel contesto educativo. Attraverso il movimento e l’interazione corporea, l’EF e lo sport non solo favoriscono la crescita individuale, ma stimolano anche la partecipazione attiva di ciascun individuo, abbracciando la diversità e promuovendo un approccio inclusivo. Infine, si è indagato sull’importanza della formazione permanente come un obiettivo fondamentale di sviluppo individuale e sociale insieme all’EF e lo sport che, attraverso il loro approccio incentrato sul conseguimento di obiettivi pedagogici trasversali, possono contribuire in modo significativo ad un percorso educativo, inclusivo e sostenibile fondamentale per l’individuo e la comunità. 

 

KEYWORDS

Inclusive education, sustainable development goals, environment, pedagogical research, Agenda 2030

Educazione inclusiva, obiettivi di sviluppo sostenibile, ambiente, ricerca pedagogica, Agenda 2030

 

CONFLICTS OF INTEREST

The Authors declare no conflicts of interest.

 

AUTHORSHIP

Methodology (G. Greco, L. Poli, S. Cataldi); Investigation (G. Greco, L. Poli, A. Petrelli); Writing – Original Draft (G. Greco; A. Petrelli); Writing – Review & Editing (G. Greco, F. Fischetti, S. Cataldi).

 

SUBMITTED

April 3, 2024

 

ACCEPTED

September 25, 2024

 

PUBLISHED

September 26, 2024


 

1. Introduzione

 

L’educazione fisica (EF) viene riconosciuta come parte integrante del sistema educativo dell’uomo, attraverso l’educazione al movimento, alla cura del corpo e della mente; ha finalità di crescita globali ed unitarie in un percorso educativo olistico incentrato al benessere psico-fisico del soggetto (Magnanini, 2021). In contrasto con gli approcci tradizionali basati su esercizi e giochi sportivi mirati alle singole abilità, l’EF rappresenta un’esperienza di apprendimento attiva, coinvolgente sia dal punto di vista cognitivo che sociale, all’interno di un contesto complesso e culturalmente radicato (Farias et al., 2017).  Attraverso la partecipazione attiva all’EF si sviluppano conoscenze, abilità, atteggiamenti e motivazioni, contribuendo in modo significativo al benessere personale, al miglioramento della comunità e allo sviluppo complessivo della società. L’EF e lo sport sono importanti fattori per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il contributo crescente dell’EF e dello sport alla realizzazione dello sviluppo e della pace, nella promozione della tolleranza e del rispetto e il contributo che apporta all’emancipazione delle donne, dei giovani, degli individui e delle comunità nonché agli obiettivi di salute, istruzione e inclusione sociale (Masdeu Yelamos et al., 2019)

Le scuole offrono un ambiente ideale per la promozione dell’attività fisica e sportiva attraverso lezioni di EF, pause ricreative, attività extrascolastiche ed eventi sportivi scolastici. L’EF e la pratica sportiva vengono erogati da insegnanti qualificati, laureati in Scienze Motorie e Sportive, che hanno le competenze per lo sviluppo educativo, motorio e cognitivo di bambini e giovani.

L’EF, come parte integrante dei percorsi scolastici permanenti, accompagna gli individui dalla prima infanzia all’università, giocando un ruolo chiave nei processi educativi. Inoltre, nei primi anni di scuola, istituzionalizza uno stile di vita sano attraverso esperienze di apprendimento di alta qualità sviluppando percezioni di competenza, essenziali per la motivazione continua nell’attività fisica (Hozhabri, Sobry, & Ramzaninejad, 2022).

L’obiettivo principale del presente lavoro è stato quello di indagare sul valore sociale e culturale dell’EF e sul suo ruolo di collegamento tra sport e educazione attraverso un’analisi critica della letteratura tramite i datebase WoS e Scopus. È stato approfondito, inoltre, il percorso politico e storico a livello internazionale evidenziando le trasformazioni e gli sviluppi che hanno plasmato il ruolo e l’importanza dell’EF e dello sport. Infine, è stato analizzato il valore inclusivo, evidenziando come l’EF e lo sport possano contribuire a promuovere un ambiente equo, accessibile e sostenibile.

 

2. Educazione fisica e sport: contesto storico e politiche educative

 

Dopo la Seconda guerra mondiale, con la popolazione che aveva perso molti anni di istruzione, l’educazione divenne cruciale per la ricostruzione sociale ed economica (Elfert, 2019). In questo periodo storico si iniziò a discutere del ruolo dell’EF e dello sport come strumento educativo.

Inizialmente non assegnata alla supervisione dell’EF, l’UNESCO ha gradualmente assunto il ruolo preminente tra le organizzazioni delle Nazioni Unite incaricate di plasmare la politica globale relativa all’EF (Uhlenbrock & Meier, 2018).

La Conferenza internazionale dei ministri e degli alti funzionari responsabili dell’EF e dello sport (MINEPS), istituita nel 1976, svolge un ruolo chiave come forum istituzionale per sviluppare la strategia fondamentale delle politiche globali di EF dell’UNESCO. Parallelamente, il Comitato Intergovernativo per l’EF e lo Sport (CIGEPS), formatosi nel 1978, rappresenta una struttura più operativa (UNESCO, 2017).

Nel 1978, la Carta internazionale dell’EF e dello sport dell’UNESCO ha sancito lo sport e l’EF come “diritto fondamentale per tutti”, mentre la Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989 ha delineato il diritto al riposo, al tempo libero, al gioco e alle attività ricreative (ONU, 1989).

Negli anni ‘90, in seguito alla “crisi dell’obesità” e alla crescita delle patologie croniche non trasmissibili (James, 2008), la politica e gli interessi comunitari hanno spostato le politiche sull’EF dalla tradizionale enfasi sul contributo dell’EF all’insegnamento dei valori etici e delle abilità sociali (Uhlenbrock & Meier, 2018). Inoltre, il forum Mondiale sull’attività fisica e lo sport del 1995, ha introdotto il termine “educazione fisica di qualità” e ha raccomandato ai governi nazionali di sviluppare linee guida per “l’assegnazione del tempo, la fornitura di strutture, il curricolo e la preparazione degli insegnanti, e che queste siano adottate dalle autorità educative” (UNESCO, 1995).

Nel 2003, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione in cui dichiarava il proprio impegno nei confronti dello sport come strumento per promuovere l’istruzione, la salute, lo sviluppo e la pace, e faceva dello sport e dell’EF un mezzo per partecipare agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

Nel 2013, il Commonwealth ha pubblicato una guida per promuovere lo sviluppo attraverso lo sport. Questa pubblicazione fornisce un’analisi basata sull’evidenza del contributo dello sport agli obiettivi di sviluppo ed esamina sei ambiti politici in cui lo sport può contribuire allo sviluppo: gioventù, salute, istruzione, genere, diversità e costruzione della pace (Lindsey & Chapman, 2017). Lo sport e l’EF, sia nei contesti educativi formali che informali, possono contribuire significativamente a quattro Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG4) e ai suoi obiettivi specifici (Lindsey & Chapman, 2017). La pubblicazione ha rappresentato un tentativo di raggiungere un approccio strategico globale e coordinato per affrontare le questioni dello sviluppo e si è basata su una definizione più precisa delle aree prioritarie di investimento.

L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sono emersi rapidamente come solide basi per gli sforzi della comunità internazionale. Gli Stati membri, il sistema delle Nazioni Unite, le federazioni sportive internazionali e le altre parti interessate stanno creando delle azioni collaborative sullo sport, sull’attività fisica e sul gioco attivo che utilizzano lo sport come piattaforma per raggiungere risultati di sviluppo più ampi anziché concentrarsi sullo sport come fine in sé stesso. I quadri d’azione presentano un’ampia gamma di obiettivi, tra cui lo sviluppo sociale personale e interpersonale, la promozione della salute, la risoluzione dei conflitti, il dialogo interculturale, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico.

L’EF e lo sport possono, quindi, contribuire a promuovere i seguenti quattro Obiettivi di Sviluppo Sostenibile:

 

·       Obiettivo 4.1- Entro il 2030, garantire un’istruzione primaria e secondaria di qualità per tutte le ragazze e i ragazzi. L’EF, integrata nel sistema educativo dall’inizio della scuola fino all’università, può durare circa 20 anni, offrendo un contributo importante a questo obiettivo. L’UNESCO sottolinea la necessità di attribuire importanza all’EF per equilibrare il sistema educativo e rafforzare i collegamenti tra attività fisiche e altre componenti dell’istruzione (UNESCO, 2015a).

·       Obiettivo 4.4: Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti dotati di competenze rilevanti, comprese quelle tecniche e professionali. Nonostante la percezione tradizionale che l’EF non influenzi le opportunità lavorative, è necessario migliorare la connessione tra EF e competenze lavorative sviluppando programmi adatti alle esigenze e alle capacità degli studenti.

·       Obiettivo 4.5: Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire l’uguaglianza di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale.

 

Lo sport può contribuire ad affrontare le disparità di genere attraverso la fornitura di programmi sportivi inclusivi ed equi. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio di integrazione di genere in tutte le politiche e programmazioni per massimizzare questo contributo (Saavedra & Beacom

, 2009).

Obiettivo 4.7: Entro il 2030, garantire che tutti gli studenti acquisiscano conoscenze e competenze per promuovere lo sviluppo sostenibile. Lo sport è considerato un contesto favorevole per sviluppare competenze e diffondere la conoscenza su vari aspetti dello sviluppo sostenibile.

Le competizioni e gli eventi sportivi offrono opportunità uniche per la diffusione delle informazioni su larga scala, sia tra i partecipanti che tra gli spettatori. L’inserimento dell’EF e dello sport nei programmi scolastici può efficacemente aumentare l’iscrizione e i tassi di permanenza, contribuendo così agli obiettivi dell’istruzione sostenibile.

Gilbert e Bennett (2012) hanno riassunto gli obiettivi delle Nazioni Unite per lo sport e l’EF a livello internazionale come segue:

 

·       Incoraggiare i governi a promuovere il ruolo dello sport e dell’EF per tutti quando promuovono i loro programmi e politiche di sviluppo, per promuovere la consapevolezza sanitaria, lo spirito di realizzazione e il ponte culturale per radicare i valori collettivi;

·       Garantire che lo sport e l’EF siano inclusi come strumento per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale, compresi gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) e gli obiettivi più ampi di sviluppo e pace;

·       Promuovere opportunità di solidarietà e cooperazione basate sullo sport e sull’EF al fine di promuovere una cultura di pace e di uguaglianza sociale e di genere e sostenere il dialogo e l’armonia;

·       Promuovere il riconoscimento del contributo dello sport e dell’EF allo sviluppo economico e sociale e incoraggiare la costruzione e il ripristino delle infrastrutture sportive;

·       Incoraggiare l’utilizzo dello sport e dell’EF, sulla base dei bisogni valutati a livello locale, come mezzi per la salute, l’istruzione e lo sviluppo sociale e culturale;

·       Rafforzare la cooperazione, la coerenza e i partenariati tra tutte le parti interessate, comprese le organizzazioni sportive, gli atleti, le organizzazioni multilaterali e il sistema delle Nazioni Unite, le agenzie bilaterali di sviluppo, i governi di tutti i settori, le forze armate, le ONG, il settore privato, l’industria sportiva, istituti di ricerca e media;

·       Diffondere prove scientifiche sul valore dello sport e dell’EF per lo sviluppo e la pace al fine di integrare lo sport nelle politiche governative di sviluppo.

 

Questo quadro presenta una vasta gamma di obiettivi, tra cui lo sviluppo sociale personale e interpersonale, la promozione della salute, la risoluzione dei conflitti, il dialogo interculturale, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico. Più recentemente, poiché anche lo sport, l’attività fisica e l’EF sono riconosciuti come mezzi per lo sviluppo sostenibile, il coordinamento politico tra le varie parti interessate ha iniziato a identificare quali obiettivi di sviluppo sostenibile possono essere collegati alle loro politiche e programmi internazionali e nazionali.

In ambito nazionale, con la Legge Costituzionale del 26 settembre 2023 n.1, lo sport è stato inserito nella costituzione italiana modificando l’articolo 33 che recita: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Tuttavia, sarebbe stato auspicabile includere anche un riferimento specifico all’EF nell’articolo 33 poiché questa disciplina funge da ponte tra sport e educazione e svolge un ruolo chiave nell’educazione dei giovani e nella promozione dello stile di vita attivo, sano e sostenibile.

 

3. Il valore educativo e inclusivo dell’educazione fisica e dello sport

 

Nel contesto educativo, l’EF e lo sport emergono come fondamentali catalizzatori del valore inclusivo. Attraverso il movimento e l’interazione corporea, essi non solo favoriscono la crescita individuale, ma anche la partecipazione attiva di ogni individuo, abbracciando diversità e promuovendo un approccio inclusivo comprese misure per promuovere la partecipazione delle persone con disabilità. L’inclusione dell’articolo 30 nella convenzione adottata nel novembre 2006 dal segretario generale delle Nazioni Unite sullo sport per lo sviluppo e la pace, che affronta la necessità per gli Stati di migliorare l’accesso e incoraggiare l’inclusione nelle attività ricreative e sportive per le persone con disabilità, è un segnale che le persone con disabilità devono essere trattate con uguale rispetto e dignità, ricevendo pari diritti e opportunità nello sport, nelle attività ricreative e nel tempo libero (IDISWG, 2007).

In sintonia con le prospettive internazionali, l’EF e lo sport diventano un veicolo essenziale per realizzare un ambiente educativo che rispecchi la diversità e celebri il potenziale unico di ciascun partecipante. L’inclusione è un concetto complesso; inizialmente, l’educazione inclusiva mirava a garantire che tutti i bambini, indipendentemente dalle loro capacità, fossero educati nello stesso ambiente, soddisfacendo i loro bisogni di apprendimento unici e promuovendo un senso di appartenenza (Ballard, 1996; Stainback et al., 1996). Questa visione risponde ai principi di equità, uguaglianza e diritto alle pari opportunità in termini di accesso, apprendimento e successo, rifiutando ogni segregazione e rimuovendo gli ostacoli a una vita attiva e partecipazione competente all’istruzione (Soriano et al., 2017). Recentemente, l’inclusione è stata vista anche come un processo di giustizia sociale, sostenendo riforme che consentano a tutti i giovani di accedere all’istruzione e alle opportunità sociali (Mittler, 2005a, 2005b). Magnanini et al. (2018) hanno identificato le parole chiave dello sport inclusivo, tra cui le parole chiave dell’educazione inclusiva, dello sport e del design universale; per design universale si intende la progettazione di prodotti, ambienti, programmi e servizi affinché siano utilizzabili da tutte le persone, nella massima misura possibile, senza la necessità di adattamento o di progettazione specializzata.

L’EF inclusiva e le attività sportive nei contesti educativi formali e informali possono contribuire a questa visione. Il curriculum dell’EF mostra un forte focus inclusivo, offrendo opportunità di partecipazione a tutti gli studenti, indipendentemente dalle abilità, e facilitando l’interazione tra pari. Le attività fisiche inclusive sono strumenti educativi che favoriscono l’apprendimento di abilità sociali e relazionali, attraverso attività ludiche e motorie a cui tutti, persone con e senza disabilità, hanno accesso e partecipano attivamente nello stesso spazio e nello stesso tempo. Gli studenti hanno l’opportunità di impegnarsi nella comunità della pratica dello sport come legittimi partecipanti periferici in una varietà di ruoli (Kirk & Macdonald, 1998).

Nell’ambito dell’istruzione inclusiva e dell’equità educativa, sono emersi negli ultimi decenni una serie di principi fondamentali che mirano a promuovere un ambiente educativo rispettoso della diversità e dell’uguaglianza di opportunità per tutti gli studenti. Questi principi forniscono una guida essenziale per garantire ad ogni individuo la partecipazione completa all’esperienza educativa. Vickerman (2007) propone il quadro inclusivo delle “Otto P”, l’autore ritiene che questo quadro possa offrire un approccio olistico al pensiero sull’inclusione tenendo conto dei diversi livelli che contribuiscono al processo di inclusione nell’educazione fisica. Tale approccio sposta l’educazione inclusiva oltre il senso di semplice integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali, in quanto, l’educazione inclusiva dovrebbe promuovere la partecipazione attiva dei giovani attraverso il coinvolgimento e la possibilità di scelta, piuttosto che posizionarli come destinatari passivi. Questi principi, di seguito riportati, contribuiscono a creare un ambiente inclusivo e accogliente che valorizza la diversità e promuove l’equità educativa per tutti gli studenti.

 

·       Filosofia: Orientarsi verso l’uguaglianza di opportunità, la valorizzazione della diversità e la creazione di un ambiente inclusivo nell’educazione fisica;

·       Scopo: Individuare le motivazioni che guidano l’adozione di strategie per includere i bambini con bisogni educativi speciali nell’educazione fisica e sociale e la promozione dei loro diritti e della loro accessibilità;

·       Proattività: Essere pronti ad affrontare sfide e individuare soluzioni innovative per garantire l’inclusione dei bambini con bisogni educativi speciali.

·       Partenariato: Coinvolgere attivamente studenti, famiglie, personale scolastico e professionisti del settore per promuovere un approccio collaborativo all’inclusione.

·       Processi: Riconoscere che l’inclusione è un processo continuo che richiede tempo, impegno e flessibilità per adattarsi alle esigenze degli studenti.

·       Politiche: Implementare politiche istituzionali che dimostrino un impegno reale verso l’uguaglianza di opportunità e l’accessibilità nell’educazione fisica.

·       Pedagogia: Adottare un approccio differenziato e flessibile nella pratica pedagogica per garantire che tutti gli studenti abbiano la possibilità di partecipare pienamente all’educazione fisica.

·       Pratica: Applicare e monitorare costantemente politiche, processi e pedagogie per creare un ambiente inclusivo e accogliente che favorisca il successo di tutti gli studenti.

 

La 48ª Conferenza internazionale sull’istruzione (UNESCO IBE, 2008) ha identificato la formazione degli insegnanti come un’area chiave per lo sviluppo futuro. Nell’invitare la comunità internazionale a adottare un’educazione inclusiva come modo per raggiungere gli obiettivi dell’educazione per tutti, ha raccomandato sei azioni specifiche per la formazione e lo sviluppo degli insegnanti:

 

·       Rafforzare il ruolo degli insegnanti lavorando per migliorare il loro status e le loro condizioni di lavoro, e sviluppare meccanismi per reclutare candidati adatti, e trattenere insegnanti qualificati che sono sensibili ai diversi requisiti di apprendimento.

·       Formare gli insegnanti dotandoli delle competenze e dei materiali appropriati per insegnare diverse popolazioni di studenti e soddisfare le diverse esigenze di apprendimento di diverse categorie di studenti attraverso metodi come lo sviluppo professionale a livello scolastico, la formazione pre-servizio sull’inclusione e l’istruzione attenta allo sviluppo e ai punti di forza del singolo studente.

·       Sostenere il ruolo strategico dell’istruzione terziaria nella formazione pre-service e professionale degli insegnanti sulle pratiche di istruzione inclusiva attraverso, tra l’altro, la fornitura di risorse adeguate.

·       Incoraggiare la ricerca innovativa nei processi di insegnamento e apprendimento relativi all’educazione inclusiva.

·       Fornire agli amministratori scolastici le competenze per rispondere efficacemente alle diverse esigenze di tutti gli studenti e promuovere un’educazione inclusiva nelle loro scuole.

·       Prendere in considerazione la protezione degli studenti, degli insegnanti e delle scuole in tempi di conflitto.

 

Nelle Linee Guida, l’UNESCO (2009) suggerisce che: “La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. Un sistema scolastico ‘incluso’ può essere creato solamente se le scuole comuni diventano più inclusive. In altre parole, se diventano migliori nell’educazione di tutti i bambini della loro comunità” (p. 8).

Questo documento prosegue affermando che: “L’integrazione è vista come un processo di indirizzo e di risposta alla diversità delle esigenze di tutti i bambini, giovani e adulti attraverso l’incremento delle possibilità di partecipazione all’apprendimento, alle culture e alle comunità e riducendo ed eliminando l’esclusione e l’emarginazione dall’istruzione. Promuovere l’inclusione significa stimolare il dibattito, incoraggiare atteggiamenti positivi e adottare strutture scolastiche e sociali che possano affrontare le nuove richieste che oggi si presentano alle strutture scolastiche e al governo. Ciò significa migliorare i contributi, i processi e gli ambienti per far crescere la cultura dello studente nel suo ambiente e sostenere l’intera esperienza di apprendimento” (UNESCO, 2009 p. 7-9).

 

4. L’Apprendimento Permanente dell’Educazione Fisica e dello Sport: Un’Analisi sull’Inclusività e lo Sviluppo Individuale e Sociale

 

Oggigiorno, l’apprendimento è diventato più efficace e viene sottolineata la necessità di un processo di apprendimento legato all’età che non si limiti alla scuola (Kozikoglu & Onur, 2019). Questo processo di apprendimento si estende lungo tutta la vita umana e mira a far sì che l’individuo si rinnovi continuamente. Questa idea di apprendimento continuo, chiamato “apprendimento permanente o formazione permanente”, è definita da Uzunboylu e Hursen (2011) come “le attività che consentono agli individui di migliorarsi costantemente nella personalità, nelle professioni e nella vita socio-culturale attraverso un percorso formativo pianificato o non pianificato”.

L’EF e lo sport sono pilastri fondamentali dell’esperienza umana, contribuendo in modo significativo allo sviluppo individuale e sociale degli individui. In questo paragrafo esploreremo l’importanza dell’apprendimento permanente nell’ambito dell’EF e dello sport, evidenziando il loro ruolo come strumenti inclusivi e fondamentali per favorire lo sviluppo personale e sociale. L’EF e lo sport non si limitano all’istruzione formale, ma offrono un’opportunità di apprendimento permanente che si estende oltre i confini della scuola e dell’università. Attraverso l’attività fisica e sportiva, gli individui acquisiscono conoscenze, abilità e competenze che contribuiscono al loro benessere fisico, mentale e sociale lungo l’intero arco della vita. Secondo Haerens (2010), l’educazione fisica e lo sport forniscono una piattaforma unica per lo sviluppo di una vasta gamma di abilità, tra cui le competenze motorie, cognitive, sociali ed emotive.

L’apprendimento permanente era al centro delle “società dell’apprendimento”, in cui l’attenzione non era più sulla scuola, sulle istituzioni educative e sull’offerta educativa, ma sul processo di apprendimento permanente di ogni individuo che avrebbe consentito la formazione dell’”uomo completo” che è un “agente di sviluppo e cambiamento”, “promotore della democrazia”, “cittadino del mondo” e “autore della propria realizzazione” (Elfert, 2015). Questo rapporto sottolinea che l’apprendimento permanente non è limitato solo al sistema scolastico, non copre una determinata fascia di età, non comprende solo l’istruzione nella scuola ma anche tutte le attività educative al di fuori della scuola, compresi l’EF e lo sport.

Un elemento chiave dell’apprendimento permanente in questo ambito è l’inclusività. Questo concetto si basa sull’idea che ogni individuo, indipendentemente dalle differenze di abilità, genere, etnia o status socio-economico, debba avere accesso e opportunità paritarie di partecipare alle attività fisiche e sportive. Come sottolinea Laker e Hone (2011), questi elementi devono essere inclusivi per garantire che nessun individuo venga escluso o discriminato.

L’EF e lo sport offrono una serie di benefici per lo sviluppo individuale degli individui. In primo luogo, promuovono la salute fisica, contribuendo a ridurre il rischio di malattie croniche come l’obesità, le malattie cardiache e il diabete, la qualità della vita e la longevità (Myers et al., 2010; Oja et al 2018).  Inoltre, favoriscono lo sviluppo delle competenze sociali, come la cooperazione, il lavoro di squadra e il rispetto reciproco. Come afferma Hellison (2011), attraverso l’attività fisica e sportiva, gli individui imparano a comunicare in modo efficace, a gestire i conflitti e a collaborare per raggiungere obiettivi comuni.

L’EF e lo sport offrono un contesto unico per insegnare la responsabilità personale e sociale, incoraggiando gli individui a prendere decisioni consapevoli e a comportarsi in modo etico e rispettoso. Secondo Kirk (2013), l’apprendimento permanente consente agli individui di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente e di migliorare la loro capacità di affrontare sfide e opportunità. In questo contesto, attraverso la partecipazione a varie attività fisiche e sportive, gli individui sviluppano una serie di competenze e capacità che li aiutano a navigare nel mondo in modo efficace e responsabile.

L’apprendimento permanente dell’EF e dello sport svolge un ruolo cruciale nello sviluppo individuale e sociale degli individui. Promuovendo l’inclusività e offrendo opportunità di apprendimento e partecipazione a tutti, queste discipline contribuiscono alla formazione di cittadini consapevoli, responsabili e attivi. È essenziale sostenere e promuovere l’EF e lo sport come parte integrante dei programmi educativi, al fine di garantire che tutti gli individui possano beneficiare dei loro molteplici vantaggi per il benessere e lo sviluppo personale.

 

5. Conclusioni

 

Il presente lavoro ha approfondito il ruolo fondamentale dell’EF e dello sport nel contesto educativo, evidenziando la loro evoluzione storica e il loro impatto internazionale a livello politico. Attraverso un’analisi accurata, è stato evidenziato che l’EF non è solo una componente educativa, ma un catalizzatore per lo sviluppo personale e sociale, contribuendo in modo significativo agli obiettivi di sviluppo sostenibile. La visione inclusiva dell’EF e dello sport, promuovendo la partecipazione di tutti gli individui indipendentemente dalle abilità, è stata evidenziata come parte integrante di una società che celebra la diversità. Inoltre, l’educazione permanente connessa anche all’EF e allo sport è emersa come un concetto chiave, riflettendo la necessità di apprendimento continuo durante l’intera vita. L’ancoraggio dell’EF e dello sport agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, insieme all’approccio globale adottato dagli organismi internazionali, sottolinea l’importanza strategica di queste discipline nel raggiungere obiettivi più ampi di sviluppo, inclusione sociale e pace. Nonostante la percezione di distanza tra l ‘EF e lo sport rispetto alle dinamiche sociali, è stato dimostrato che, oltre ai loro obiettivi tradizionali, EF e sport svolgono un ruolo cruciale nella costruzione di un mondo più equo, inclusivo e sostenibile. In una chiave di lettura pratica, questo studio, si propone di suggerire l’integrazione trasversale dell’EF e dello sport nel contesto scolastico attraverso programmi multidisciplinari e modalità didattiche attive incentrate sul valore del movimento.

 

Riferimenti bibliografici

 

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