“Sostenibilità urbana”: dal quadrato al cerchio, dal confronto parlamentare a quello creativo, la diversità come risorsa

Autori

  • Marinella Sclavi

Abstract

L’articolo illustra i tre principali cambiamenti necessari perché la “sostenibilità urbana” diventi il principale criterio di guida dello sviluppo economico, culturale e sociale. Si tratta di cambiamenti già in atto dagli anni ’80, ma che rientrano nel concetto di “cambio di paradigma” di Thomas Kuhn e come tali destinati a essere considerati “folli”, assurdi, irragionevoli fino a che non raggiungono una soglia critica. Sono: 1. la centralità dello spazio, da quadrato a circolare; 2. il passaggio da uno stile comunicativo basato sull’argomentazione (io ho ragione tu hai torto; questo è giusto, questo è sbagliato ecc.) e sul confronto “parlamentare” (diritto di parola, contraddittorio, voto a maggioranza) a uno basato sull’ascolto attivo (capire le ragioni di tutti e passare dalle posizioni alle preoccupazioni più generali sottostanti) e sul confronto creativo (diritto di essere ascoltati, moltiplicazione delle opzioni, co-progettazione creativa tesa a dare una risposta alle preoccupazioni di fondo di tutti); 3. la diversità come risorsa: mettere al centro la diversità e farla diventare una ricchezza grazie alla nuova figura del facilitatore.

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Pubblicato

2014-12-11